Impressioni d’uso: sgorbie da intaglio
La B&B Artigiana di Olgiate Molgora ci aveva già stupito per la caparbietà con cui si era imposta nel settore delle raspe fabbricate a mano. Ora il suo catalogo si è ampliato includendo numerosi altri strumenti dedicati a intaglio e scultura. Noi, come appassionati e fautori del Made in Italy non potevamo esimerci dal testare le loro sgorbie. Il set che presentiamo qui comprende cinque pezzi. Due sgorbie da media asportazione e finitura (una n°5 da 30mm e una n°4 da 15mm), una da asporto (n°9 da 10mm), una piccola sgorbia a V (da 5mm) e un’altra, sempre da dettaglio, larga 6mm (n°8). Ogni esemplare è custodito in una confezione singola costituita da un tubo in plastica trasparente chiuso con tappi ermetici alle estremità. È un ottimo sistema per un trasporto sicuro e mette al sicuro i ferri da eventuali collisioni. In laboratorio non è granché pratico ma la custodia è ermetica e può essere una efficace soluzione per chi deve lasciare gli attrezzi in ambienti umidi. Osservando attentamente le lame si percepisce l’artigianalità della produzione. Tutte sono realizzate partendo da una barra che viene prima appiattita, poi sagomata alla pressa e in ultimo rifinita a mano prima di avviarla alla tempra. Le sgorbie uscite dallo stabilimento sono pronte all’uso, già dotate di manico e di affilatura eseguita a mano.
La prima prova, appena estratte dalla confezione, ha riguardato proprio quest’ultima. Abbiamo preso uno scarto di tiglio e fatto delle incisioni traverso vena. Il tiglio si presta bene ad essere intagliato, questo è vero, ma è anche un legno morbido e nei tagli traverso vena denuncia chiaramente la presenza di difetti sul filo degli utensili. La prestazione offerta da tutti e cinque gli esemplari è stata più che buona e siamo riusciti ad ottenere trucioli lunghi, puliti e compatti. Non che questi ci interessino particolarmente ma in genere un filo poco efficiente stenta ad attraversare il legno e “sbriciola” sia il pezzo che lo scarto.
Le lame misurano dai 12 ai 13,5cm. Una lunghezza che potremmo definire standard per le sgorbie professionali. Quelle del nostro set sono risultate diritte e mediamente ben rifinite. All’interno rimane qualche traccia della sagomatura effettuata con la mola sotto forma di microsolchi. Ciò sembra tuttavia non influire sulle prestazioni e questo è forse da attribuire alla buona tempra dell’acciaio che lo porta ad una durezza di 59-61 hrc. I manici sono proporzionati alle misure dei ferri. Più robusti quelli delle sgorbie da fatica e più snelli per gli esemplari da finitura. Sono di forma ottagonale in legno di faggio non verniciato. Una caratteristica quest’ultima che li rende più confortevoli e sicuri da maneggiare. Le ultime osservazioni di rito, prima di passare alle prove d’uso prolungato, si sono concentrate sulla regolarità dei canali. È un particolare molto importante poiché influisce sulla possibilità di affilare il bisello in modo regolare. Se le pareti di una sgorbia fossero di spessore disomogeneo, il filo risulterebbe più lungo dove c’è più metallo e più corto dove esso manca. Siffatte lame producono un tagliente con gobbe e avvallamenti talvolta impossibile da usare. In genere questo esame si compie sulle sgorbie a V e su quelle da U in quanto richiedono una lavorazione più impegnativa. In ambedue i casi, osservano gli esemplari in nostro possesso, non abbiamo riscontrato difetti o anomalie.
Le prove pratiche
Per queste sgorbie non abbiamo fatto i classici esperimenti ma ci siamo limitati ad impiegarle nelle ordinarie lavorazioni d’intaglio per diversi mesi. I legni usati sono stati molti e con differenti caratteristiche. Morbidi come tiglio e toulipier; duri come noce, mogano e tasso; ostici come castagno e frassino. In tutti i casi abbiamo riscontrato un buon comportamento del filo sia nelle fasi di sgrossatura che in quelle di rifinitura.
L’angolo di affilatura di fabbrica è all’incirca di 25°; un buon compromesso tra robustezza e capacità di penetrazione che tuttavia richiede un poco di attenzione coi legni più duri. Per chi li predilige in assoluto il consiglio è di portare l’angolo ad almeno 30°. Anche la sagomatura del fronte (la forma che ha il filo visto dall’alto) ci è parsa ben fatta; ad eccezione della n°4 che presentava una certa concavità. Il problema è stato comunque risolto riaffilandola per ottenere la classica forma lievemente panciuta. Circa la durata della capacità di taglio abbiamo potuto constatare che il grado di durezza comunicatoci dal fabbricante è attendibile. Il filo si è mantenuto in buone condizioni abbastanza a lungo e non sono comparse cricche, scheggiature o ripiegamenti.
A dire il vero questa durezza ci ha un poco allarmati facendoci presagire sessioni di affilatura faticose e prolungate. In realtà, quando è stato il momento di usare le pietre, la lavorazione ha richiesto tempi normali. La sgorbia più grande, quella da 30mm, è stata rimessa in piena efficienza in circa un paio di minuti di lavoro usando una pietra con grana media (1200) e una con grana fine (2000Ca).
In conclusione possiamo dire che le sgorbie B&B Artigiana ben rappresentano l’idea che noi abbiamo del Made in Italy.
Recensione di: Giacomo Malaspina – Legno Lab